Varcata la soglia santa della Divina Misericordia, i pellegrini italiani hanno riempito la distesa adiacente il santuario di Lagiewniki, dove insieme ai i loro vescovi (136) e ai quasi 2300 sacerdoti che li hanno accompagnati alla Gmg, hanno celebrato, nonostante una pioggia a tratti intensa, la S. Messa presieduta dal Card. Angelo Bagnasco.
Molti di loro si erano appena confessati, approfittando dell’area apposita allestita per questo.
“L’essere qui insieme aiuta la nostra fede” perché, ha detto il Cardinale all’inizio della sua omelia citando Sant’Agostino, “siamo molti corpi, ma non molti cuori”.
“Prima o dopo – ha detto poi il Presidente della Cei – ognuno giunge al bivio dove è chiamato a scegliere tra l’assurdo e la speranza: dove andare, per cosa impegnare giorni, intelligenza e cuore, che fare della propria vita, quale è la via della gioia vera”.
“Non si tratta di fare miracoli, ha concluso, ma di lasciare che il Signore li compia servendosi di noi, del nostro piccolo cuore che, posto in quello di Dio, diventa capace anche dell’impossibile”.
Il testo dell’omelia del Card. Bagnasco